The willing suspension of disbelief […]
which constitutes poetic faith
(S.T. Coleridge, Biographia Literaria)
Il proprio dell’Uomo: immaginare.
In uno dei suoi passaggi più celebri, Coleridge sembra quasi invitare noi tutti ad accorgersi e ad aver cura del massimo dono che possediamo: l’immaginazione. Figlia del pensiero, artefice di esso.
Nel percepire la realtà con i sensi, e soprattutto nell’inventarne una nuova – attraverso l’arte – noi ogni volta facciamo poesia, realizzando quella ‘piccola Creazione’ che ci è stato concesso di effettuare.
Dimostriamo così la nostra fede nella capacità di creare, di dare vita a un mondo nuovo: è una speranza, forse la certezza, di rinascita.
“Poi piovve dentro a l’alta fantasia” (Dante, Pg, XVII)
“La fantasia è un posto dove ci piove dentro” (I. Calvino, Lezioni americane)